lunedì 18 maggio 2009

Teatrino dell’assurdo

Sabato, in capoluogo, a Grizzana, al banchetto, un imprenditore si lamenta
Ci sono troppe strade, ungulati… c’è il problema dei bisonti [TIR, NdCZ]… sì sì, troppe strade. Troppe strade, dobbiamo farla, la bretella (strada Reno-Setta in galleria). Vogliamo impedire, di fatto, che alcune persone possano conoscere la bellezza dei luoghi di crinale evitando di facendole passare per esso e tenendole a debita a distanza. Si chiama isolare Grizzana, questo, è seccare Grizzana.
Domenica, a pranzo in quel di Veggio, con Claudio Rondelli, un signore si lamenta di quanto successo a Chernobyl.  I comunisti, avete visto che disastro che hanno fatto, Chernobyl, io ora voterò Berlusconi… (il signore di Arcore propone l’apertura di nuove centrali nucleari, probabile che le radiazioni nostrane siano molto migliori e facciano bene).
Ora, Altro Appennino non può certo soddisfare le richieste di questi paesani che si lamentano e mugugnano di una cosa e propongono di curarla con la stessa cosa.
Non ci sentiamo di poter accogliere le richeste di chi si lamenta dell’ultima esplosione, portando ancora le ferite e le ustioni, seduto a fumare sopra un cumulo di candelotti di dinamite.
I problemi sono complessi e se non si accende anche la mente e la si fa funzionare, capire, dai sintomi, le cause e curare esse, si farà peggio.
Ieri pomeriggio, a Pian di Setta, in una cordiale presentazione reciproca con Graziella Leoni, sento affermare: sì, abbiamo sbagliato, Pioppe di Salvaro è in effetti un mostro, abbiamo provato a renderlo migliore.
Ora ci espanderemo a Grizzana crinale, tenendo contro della sostenibilità.

Chiedo:  ma, il lavoro? Volete condannare altre persone al pendolarismo?
Mi rispondono: 45′ (??) di pendolarismo non sono un problema.
Faccio notare che una volta esistevano gli insediamente produttivi e lavoro POI  arrivavano le abitazioni delle maestranze.
Chiedo loro: perché non si pensa prima al lavoro e poi ad insediare persone che abbiano quella possibilità di lavoro?
Silenzio.
A proposito di Sagra della Cipolla, tenuta ieri a Pian di Setta.
Valerio Pezzoli, chiede: con quali cipolle?
Più teatrino per tutti.
Cesare Zecca

1 commento:

  1. Cesare Zecca Says:
    maggio 18th, 2009 at 12:43

    E’ necessario iniziare ad usare merci locali (a partire dai prodotti agricoli e artigianali di qualità) e TOGLIERE i TIR dalle strade che sono un vero e proprio massacro in tutti i sensi.
    Il movimento delle merci è ora ipertrofico ed estremamente stupido.
    Non penso che abitanti di Pian di Setta e Vergato siano molto contenti di una antisoluzione che impedirà con massima efficacia il trasferimento di parte del traffico merci su ferrovia (su distanze che non siano quelle locali di collegamento nodo intermodale - aziende - centri commerciali) e AUMENTERA’ il traffico di tir con merci cinesi, belghe, turche etc., la maggior parte delle quali di importazione e che contribuiscono alla perdita di conoscenze e lavoro in Italia e nella vallde del Reno in particolare.

    Sì al potenziamento delle ferrovie BO-FI, alla realizzazione di scali intermodali medi e piccoli.

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